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Fra le tecniche più ricercate dell’intero settore, la massoterapia rappresenta una terapia primaria nell’ambiente della cura del corpo, indicata per la prevenzione e la guarigione di disturbi muscolari, contratture o stress fisico. Uno dei trattamenti principali all’interno del campo, è certamente il massaggio olistico, che mira al ripristino del benessere fisico dell’individuo tramite un’esperienza sensoriale, stimolando la mente emotiva al fine di permettere un riequilibrio energetico capace di coinvolgere tutto il corpo.

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Questa tipologia di percorso, che si allontana dalle pratiche allopatiche più diffuse, permette un trattamento che si spinge oltre la semplice manipolazione del corpo, raggiungendo anche i diversi aspetti della mente, grazie alla carica energetica trasmessa da tutti i fattori esterni che accompagnano il paziente durante il percorso; mentre la terapia tradizionale si concentra principalmente sull’aspetto fisico, la medicina olistica mette sullo stesso piano i diversi elementi della psiche, proponendo una cura alternativa che si basa totalità della persona.

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La medicina olistica pone infatti un approccio differente riguardo al trattamento del paziente, considerando tutte le possibili ragioni alla causa di un disturbo, indagando sull’ambiente e sulla condizione mentale, oltre che concentrarsi esclusivamente sulla cura di un sintomo. Questo tipo di formazione si collega strettamente ai principi della medicina orientale, con alcune delle tecniche olistiche centrali, come l’agopuntura o l’ayurveda, che hanno permesso negli ultimi tempi, la diffusione di questa terapia alternativa, anche nei paesi occidentali.

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Figura incaricata alla valorizzazione dell’aspetto estetico, il consulente d’immagine rappresenta un professionista specializzato in tutti gli aspetti che riguardano la comunicazione non verbale: si occupa della cura del trucco e dell’abbigliamento, come dell’acconciatura e dell’igiene personale, lavorando inoltre a contatto con aziende per promuovere un restyling dell’immagine, dagli slogan alla scelta dei testimonial pubblicitari.

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Il consulente d’immagine si occupa di analizzare ogni situazione che viene proposta, individuando problemi ed incongruenze e presentando soluzioni ottimali, in modo di attuare una revisione dello stile adeguata ad ogni contesto. Con la crescita dei social media, è aumentata progressivamente la domanda di figure specializzate nel settore della cura dell’immagine, elemento fondamentale nella presentazione della propria persona o del proprio brand; ciò ha permesso a questa professione di attestarsi tra le più richieste all’interno del campo.

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Al fine di garantire una consulenza ottimale, il personal stylist necessita di una preparazione adeguata nel settore della moda, nonché riguardo le tendenze più innovative del momento; recentemente, all’interno del settore, ha ottenuto grande popolarità l’armocromia; tra le competenze primarie di un consulente d’immagine, spicca l’abilità nella definizione di una palette di colori indicati per il make-up o per il guardaroba di ogni individuo, con l’obiettivo di valorizzare l’aspetto del cliente in base alle sue caratteristiche. Oltre alle competenze legate al mondo dell’aspetto, il ruolo del personal stylist presta particolare attenzione alla cura del linguaggio del corpo, promuovendone una maggiore consapevolezza e sicurezza.

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Al fine di permettere agli studenti una preparazione professionale, sono stati promossi numerosi corsi di insegnamento a livello nazionale che, tramite enti di formazione accreditati, consegnano la qualifica in estetica, a seguito di un percorso di formazione rivolto ad uno di campi più voga ed in crescita del settore della cura del corpo.

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L’obiettivo dei corsi è quello di permettere agli studenti l’acquisizione delle abilità principali in tutte le aree chiavi dell’estetica, oltre che le nozioni teoriche necessarie ad uno svolgimento consapevole ed informato della professione di estetista. Dopo l’iscrizione e la frequentazione delle lezioni, è possibile ottenere l’attestato di operatore delle cure estetiche in seguito ad un esame pratico e teorico apposito, che viene sostenuto dagli allievi al termine del corso di due anni e che riconosce il titolo di estetista qualificata; nel caso in cui si desideri ottenere una specializzazione della qualifica, è possibile sostenere un ulteriore esame successivo ad un anno aggiuntivo di formazione o ad un tirocinio riconosciuto presso un centro estetico.

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I requisiti di accesso ai corsi di formazione, ovvero l’aver compiuto i 16 anni e il conseguimento di un diploma, assieme alla durata permissiva del percorso, concedono un’opportunità non indifferente per coloro che sono interessati a lavorare nel settore del benessere psico-fisico; inoltre dopo aver ottenuto la qualifica, è possibile affinare le proprie tecniche e arricchire le proprie abilità, grazie ai numerosi corsi di specializzazione nei diversi aspetti del settore.

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Le profumerie

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Fra le diverse boutique adibite alla vendita di prodotti per la persona, le profumerie occupano certamente un posto di rilievo; infatti, sono da sempre dei punti di ritrovo per coloro che desiderano una particolare cura ed attenzione nel proprio aspetto, grazie alla diffusione di fragranze e prodotti di bellezza esclusivi.

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La storia millenaria di questa attività ha permesso un costante sviluppo della tecnica di affinazione, rendendo il campo, uno dei più redditizi all’interno del settore del beauty; si attesta che nel 2022, abbia segnato una crescita del 16,5% rispetto all’anno precedente, posizionandosi al secondo posto tra i diversi canali di distribuzione del mercato cosmetico. Oltre alla stabilizzazione delle vendite online e alle diverse aperture di negozi fisici, è stata registrata una crescita notevole anche dal punto di vista della profumeria artistica, che ad oggi rappresenta, in Italia, un terzo della domanda totale di profumi; proprio grazie all’abilità dei maestri nel conservare l’essenza del prodotto, nonostante i numeri da capogiro della grande distribuzione.

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Non a caso, a Firenze si è svolta dal 15 al 17 settembre l’edizione numero 21 del salone di Pitti immagine dedicato alla scoperta delle nuove fragranze; 170 marchi da paesi provenienti da tutto il mondo hanno esibito i loro prodotti secondo il tema della ‘Percezione reinventata’, in una serie di incontri accompagnata da corsi dedicati alla formazione nel settore. L’evento ha riscosso un grande successo tra gli appassionati, confermando il ruolo cardine dell’Italia tra gli esponenti dell’arte della profumeria e di Firenze come uno dei punti nevralgici del settore della moda a livello mondiale.

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Il make-up artist

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Fra i ruoli più richiesti, all’interno dei vari campi della moda, spicca certamente la figura del make-up Artist, protagonista di un settore capace di rimanere aggiornato secondo le ultime tendenze, accrescendo la sua popolarità tramite la cassa di risonanza offerta dai social network, aumentando esponenzialmente l’interesse e la visibilità verso il mondo del make up e dei cosmetici.

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Il conseguente aumento della domanda, ha permesso alle aziende leader del settore di rafforzare le proprie strategie di marketing, le quali allargando il target di riferimento e con la crescente digitalizzazione delle vendite, hanno registrato significative crescite negli ultimi anni. Allo stesso modo, gli esperti del campo, hanno aggiornato la loro preparazione al fine di accogliere in maniera adeguata coloro che al primo approccio verso il campo della cosmesi; ormai infatti le abilità che vengono richieste a questi professionisti infatti, non si limitano soltanto alla cura del viso e al trucco; ad oggi il make up Artist, rappresenta una figura esperta che dispone di una serie di hard skills specifiche, come la consulenza estetica o la capacità di offrire diverse tecniche, nonché di soft skills adatte ad un lavoro di precisione, fondamentali per garantire un risultato impeccabile.

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Recentemente, in un’intervista esclusiva ad E! News, la make up artist incaricata di truccare Margot Robbie per il film Barbie, Ivana Primorac, si è espressa riguardo alle difficoltà che ha incontrato nella realizzazione del make up, affermando come la sua abilità fosse risultata determinante al fine di mantenere più naturale il viso dell’attrice, nonostante l’inevitabile aspetto fiabesco che da sempre contraddistingue la bambola.

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Il parrucchiere

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Nonostante l’accezione classica della quale spesso si riveste, la figura del parrucchiere ha recentemente accresciuto la sua popolarità, guidata dalle nuove tecniche e dalla capacità di comunicare in maniera sempre di più diretta, la passione e l’abilità che lo rendono un vero e proprio artigiano. Ne è l’esempio, il trionfo conseguito a Parigi, dal parrucchiere tarantino Umberto Albano, che lo scorso 12 settembre è stato laureato vincitore della competizione mondiale OMC, una delle più importanti nell’ambito.

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Seppur la concezione teorica di questa figura rappresenti prevalentemente ciò che concerne il mondo dell’acconciatura femminile, negli ultimi anni, è cresciuto notevolmente il numero di saloni che oltre a concentrarsi sul taglio, dispone anche di un servizio apposito per la cura della barba; il conseguente aumento della domanda ha permesso un ulteriore sviluppo della formazione della figura professionale.

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Il mondo dell’hairstyling è in continuo aggiornamento, perciò le numerose accademie hanno aumentato i loro corsi, rendendoli sempre più aggiornati, così come gli istituti tecnici appositi, lavorando per cercare continuamente di alzare il livello del settore. Allo stesso modo i negozi, mirano ad ottenere la fiducia dei clienti, grazie alla specializzazione verso le tecniche classiche, come le mèches, o il balayage, ma anche mostrando un approccio più innovativo e glamour, lasciandosi ispirare dalle diverse mode del campo e dalle tendenze più in voga del momento. Fra le ultime scoperte, la tecnica che permette di operare sul colore in maniera tridimensionale, con la possibilità di sprigionare il lato creativo del parrucchiere, ma anche di garantire un colore naturale in maniera immediata.

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Le terme

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Con secoli di spalle alla storia, la frequentazione delle terme rimane una delle tradizioni capaci di resistere sin dai tempi degli antichi romani, che ne hanno reso una colonna portante della loro cultura; da sempre, infatti, le strutture termali rappresentano un connubio unico di benessere e relax, garantendo a tutti coloro che decidono di visitarle, serie di esperienze sensoriali e di ambienti specifici, appositi per un recupero del benessere psico-fisico, nonché dell’equilibrio tra corpo e mente.

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Le strutture termali, già dal tempo dei romani, si fondavano sul mantra che recita: “mens sana in corpore sano”; mantenendo da sempre il ruolo, fino ad oggi, dove l’evoluzione delle diverse strutture termali, che presentano ambienti eleganti e moderni e dispongono, di una serie di servizi di benessere ineguagliabili per un recupero efficace della propria condizione ottimale. Già dal primo momento in cui si visita una delle numerose strutture disposte per tutta la penisola, ci si abitua al clima di rilassamento, trasmesso subito dai diversi fregi di cui ogni struttura è dotata; piscine, vasche, giardini, centro massaggi, sale wellness… rappresentano solo alcune delle possibili scelte presentate nelle diverse offerte.

Fra i motivi per cui questa abitudine è rimasta salda nonostante il passare inesorabile del tempo, risalta sicuramente l’abilità dei diversi imprenditori, nello sviluppare delle strutture incantevoli, capaci di ripartire dai luoghi dove in origine, erano ubicati i bagni termali locali, sfruttando le sorgenti benefiche per permettere esperienze uniche di a chiunque desideri di staccare la spina dalla routine, abbandonandosi verso una pace dei sensi

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Con la costante crescita della digitalizzazione, numerosi aspetti della vita di tutti i giorni, hanno subito un graduale processo di ottimizzazione, come ad esempio, l’esperienza di allenamento individuale, che dal punto di vista dell’accessibilità, ha mostrato, negli ultimi anni, una crescita significativa. Tra guide e approfondimenti degli esperti, tutti gli appassionati possono disporre in ogni momento di un glossario in continuo aggiornamento sul mondo del training, nonché di percorsi appositi, indicati per un allenamento dettagliato e specifico, che viene elaborato nel momento dell’inserimento dei dati, da parte dell’utente.

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Seppur la svolta tecnologica abbia lasciato il segno in questo campo, soprattutto durante il periodo del lockdown, non appena le direttive lo hanno permesso, in molti sono stati richiamati dal fascino delle palestre, ambienti da sempre capaci di attrarre il maggior numero di sportivi, tornando ad allenarsi nella maniera tradizionale. Uno dei fattori fondamentali nel riavvicinamento all’attività classica è risultato essere il ruolo del personal trainer, figure carismatiche e capaci di trasmettere entusiasmo, coinvolgendo più atleti possibili, anche grazie alla capacità di reinventare la proposta di allenamento, preservando le diverse necessità.

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Ciò è avvenuto sia nell’ambito delle palestre, dalle quali la maggior parte dei personal trainer opera, che allargando il contesto a sale o spazi comuni, dove riunire le persone in gruppi al fine di accomunare le diverse richieste. Il cambio di passo è stato fondamentale per permettere una ripartenza, fornendo una spinta in un settore che, nonostante un notevole ridimensionamento della domanda, alla lunga, è riuscito a rialzarsi, grazie alle abilità dei personal trainer, non soltanto dal lato tecnico e fisico, ma soprattutto dal punto di vista motivazionale.

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L’arte del tatuaggio, nonostante la storia millenaria della quale si fregi, ha subìto un notevole incremento della popolarità negli ultimi tempi; dopo il boom di popolarità registrato negli anni ’70, grazie alla diffusione della cultura underground, il fenomeno si è propagato all’interno della società, attestandosi come una moda capace di resistere nel tempo.

Si attesta, infatti, che nel 1975 i tatuatori operanti in suolo americano fossero circa 40, mentre all’inizio del 1980, il numero era cresciuto a dismisura, superando i 5000. Fra le cause di questa crescita figurano lo sviluppo progressivo degli strumenti appositi e delle tecnologie decorative che, oltre a rendere più sicuro il tatuaggio, lo hanno elevato a forma d’arte altamente sofisticata; ad oggi, infatti, le combinazioni tra i contenuti e i diversi stili di disegno sono pressoché infinite, rendendo possibile una scelta adatta e unica per chiunque decida di approcciarsi a questo mondo.

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Da sempre gli stili più classici, tra cui l’old school o il tribale, tramite i loro disegni iconici sono stati indicati come i principali rappresentanti del fascino di questa forma d’arte; nonostante ciò, negli ultimi anni, si è affermata una nuova tendenza all’interno del settore: lo stile minimal ha conquistato infatti un posto di rilievo tra chi sceglie di tatuarsi; non sono in pochi ormai a preferire un disegno meno apparente e dalle dimensioni ridotte, ma che sappia comunque mantenere inalterato il significato che si lega alla scelta.

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Come evidenziato dai dati dell’istituto superiore di sanità questa moda risulta molto diffusa anche nel nostro paese, dove circa il 12,8% della popolazione italiana ha deciso di decorare il proprio corpo con un tatuaggio, con le donne (13,8%) che prevalgono sul numero di uomini.

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